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Elisa Fantinato
  -  Diari di bordo   -  Primavera 2023

Pablo Neruda citava “Vorrei fare con Te, quello che la primavera fa con i ciliegi”.

Quando ho letto questa citazione, un’ondata di riconoscenza si è orientata verso la primavera, momento di rinascita e rigenerazione. Da sempre fonte di ispirazione per la mia Arte. E come afferma Neruda, io vorrei fare con la mia Arte quello che la primavera fa con i ciliegi.

E allora prendo il cavalletto, il mio dipinto Giardino Segreto e mi soffermo per degli scatti fotografici presso la bellissima Villa Almerico Capra, detta La Rotonda, capolavoro di Andrea Palladio, in provincia di Vicenza.

Osservo la sua meravigliosa immersione verso fine aprile, nel giallo dei fiori di colza. Distese di fiori che la circondano, la amano, la custodiscono.

Una meraviglia dentro un’altra meraviglia, che non finisce di stupire, che non ammette distrazioni perché gli occhi e il cuore ne sono rapiti.

Ma non sono sazia. La mia ricerca continua. Il giallo mi è rimasto talmente negli occhi come il verde dell’Irlanda, che mi rimisi alla ricerca, di altro colore giallo. Come ricerchi l’acqua quando hai sete e il fuoco quando hai freddo.

Ricerco il calore di quel giallo, viaggio, giro, mi immergo nella natura. Finché, non mi imbatto in intere distese a Monte Corno, nell’Altopiano di Asiago. Non ricordo il tempo trascorso lassù, ma ricordo il cavalletto, la necessità di aria e natura come necessità primarie.

Due componenti senza le quali l’essere umano non ha possibilità di esistere.